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Viaggiare slow è un viaggiare lento, con consapevolezza, assaporando il contatto la natura e lo spazio che ci circonda, ritrovando un benessere psico-fisico.

Erika

I ‘Viaggi slow’, il trekking, gli itinerari ‘a piedi’  sono tutte definizioni per dire la stessa cosa: camminare. Di fatto è la cosa più scontata al mondo. Camminiamo da quando nasciamo, da quando impariamo a farlo dopo 1 anno di età e diventa poi la cosa più naturale al mondo.
Camminando facciamo ogni cosa: andiamo a fare la spesa, andiamo a lavorare, facciamo attività sportiva, visitiamo un museo, andiamo al ristornate.

Quindi perchè una cosa così scontata diventa tendenza?

➡️ L’andare a piedi’ assume finalmente uno scopo diverso: stare a contatto con la natura, visitare un luogo stando all’aria aperta, percorrere un itinerario tra storia e cultura, fare un tour tra cantine.
Ed è’ bello poter pensare di dare valore a qualcosa che ogni giorno facciamo in automatico. Spesso ce ne dimentichiamo, non diamo importanza alle cose scontate, alle situazioni quotidiane, alla vita stessa.


Camminando possiamo anche viaggiare

I viaggi a piedi sono sempre esistiti, sin da quando esistevano gli itinerari nati per farli.

Pensiamo ai più noti: il cammino di Santiago di Compostela, il pellegrinaggio più famoso della storia; la Via Francigena, un itinerario storico-religioso, che parte dalla Francia e arriva in Italia, attraversando i meravigliosi paesaggi della Svizzera; l’Oregon Desert Trail, 1200 chilometri tra deserti e cascate negli USA; il Cammino Inca, un sentiero che ha più di 500 anni.

Quindi cosa è cambiato?

Visitare un luogo facendolo a piedi diventa un modo per godersi il tempo e lo spazio.
Il concetto di ‘slow’ è proprio questo, eliminare i confini spazio-tempo, dimenticandosi per un momento l’orologio al polso, l’agenda pianificata, o la tavola da apparecchiare.
Viaggiare slow è un viaggiare lento, con consapevolezza, assaporando il contatto la natura e lo spazio che ci circonda, ritrovando un benessere psico-fisico.

I viaggi a piedi sono sempre esistiti perchè la storia ci ha fornito gli elementi, ma ora è la mentalità ad essere cambiata, sono nate nuove esigenze.

 

Il momento della riscoperta

Ci siamo domandati perchè ‘a piedi’ diventa tendenza: viaggiare a piedi, percorrere cammini, scegliere itinerari o tour a piedi. 


La risposta sta certo nella situazione attuale, in questo momento particolare che coinvolge tutta l’umanità e che detta nuove regole.
Mi piace definirlo come il momento della riscoperta.
Muniti di tecnologia, di ogni forma di conoscenza a disposizione è possibile guidare se stessi alla scoperta di ogni tipo di luogo, tracciando percorsi o ripercorrendo sentieri guidati. L’accesso alle informazioni tramite il web ci permette di programmare e progettare ogni tipo di viaggio e ci da modo di farlo in ogni parte del globo.Non esiste più il vincolo alla prossimità, possiamo andare in ogni dove e visitare luoghi dall’altra parte del mondo.
Oggi sembra che la situazione si sia capovolta, la prossimità torna ad essere il tema centrale.
In questo stato di confusione, in cui tutto ciò che ci era accessibile ci viene negato, riscoprire la propria terra, i propri dintorni diventa quasi un’esigenza.

La ricoperta non riguarda solo lo spazio, ma riguarda anche il tempo.

La concezione del tempo è cambiata per molti: abbiamo avuto modo di capire cosa vuol dire avere del tempo a disposizioni, ci siamo domandati come impiegare questo tempo. E così con pochi strumenti a disposizioni e con nuove regole abbiamo riscoperto il valore del nostro tempo.
Prendersi del tempo per fare lunghe passeggiate, per camminare al parco, per fare quei sentieri dietro casa che non si ha mai avuto il tempo e la mentalità per farli.

Ecco cosa rappresenta la riscoperta, un nuovo modo di valutare lo spazio e il tempo. In questa nuova ‘era’ il trekking, viaggiare a piedi, percorrere tour a piedi diventa quindi un mezzo per valorizzare il nostro tempo, un mezzo per valorizzare il territorio che ci circonda.

 

? CONCLUDIAMO…

Sulla scia di questa tendenza non potevo certo restare ferma!
Ho sempre amato camminare, da anni mi avventuro per sentieri e durante i miei viaggi mi concedo sempre un momento dedicato a fare trekking o anche solo a scoprire un luogo passeggiando e camminando. 

Ovviamente la proposta dei TOUR A PIEDI è diventata protagonista indiscussa tra la lista di esperienze da fare sul Lago di Garda.
Sono nati nuovi itinerari alla scoperta dei prodotti locali del Lago di Garda; percorsi naturalistici a piedi per riscoprirne la natura combinata alla storia; Proponiamo tour enogastronomici da fare attraverso itinerari guidati a piedi.

Sulla scia del ‘perchè a piedi diventa tendenza’ suggerisco ad ognuno di riscoprire se stesso, riscoprire il proprio tempo e il proprio spazio. Fatelo a piedi, concedetevi passeggiate, provate dei tour a piedi e poi ditemi se non è una delle esperienze più inebrianti e gratificanti.

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